domenica 17 novembre 2013

Una domenica. E James Perse.






Domenica. E vorrei vivere in un mondo di James Perse. 
Un piede nudo che scivola fuori dal piumone sul legno chiaro, una tazza di caffè e poi di nuovo a letto. Un abbraccio caldo, tra cachemire seta e pelle, quella umana, un raggio di sole che fa capolino dalle tende e ti dice buongiorno. 
Los Angeles e la California, una casa per il weekend dal design minimalista e caldo, rassicurante. Un cane che ti guarda, che abbandoni il piumino solo per una tuta, apri la porta e lasci correre in riva al mare. James Perse nel mio immaginario, e forse anche nel suo, è tutto questo. 
Nato e cresciuto tra la spiaggia e la boutique paterna non ha fatto altro, negli anni, che lasciare libera la sua creatività, dando forma a ciò che cercava ma ancora non c'era. La sua moda è uno stile rilassato, sia nei prodotti che nella vendita, nei suoi negozi incontri chaise lounge, aree dedicate ai bambini, tavoli da ping pong, piacevoli drink analcolici e computer, per voi uomini dipendenti dalla tecnologia e troppo pigri per prestare attenzione oltre la seconda prova della vostra amata. 
Lo scopo di James Perse è offrire abiti confortevoli, semplici e puliti, ma di qualità e con attenzione ai particolari. Fiero del Made in Usa dei suoi prodotti, considera i suoi negozi come lo strumento ideale per veicolare la filosofia del brand, ma vende anche attraverso selezionati retail e, dal 2007, online. 
James Perse è sinceramente tutto quello che vorrei mettere in valigia per un weekend. E se proprio avanza spazio metto in valigia anche il modello.










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