E torno improvvisamente bambina.
L’emozione di una scuola nuova, del primo giorno, del rientro.
Quando la mattina ti chiamavano dalla cucina perché eri in ritardo,
nonostante mamma o papà ti dicessero di preparalo la sera prima.
Tutte le sere.
Quando i primi anni era più grande di te.
Quando c’erano le lotte tra Invicta e Seven,
quando poi era solo Eastpak.
Quando passavi i pomeriggi di fine agosto nei negozi di cartoleria
a scegliere il nuovo astuccio da metterci dentro,
con ripiano pastelli, ripiano pennarelli, e ripiano da cose per grandi.
Quando il tuo livello di popolarità
si misurava dall’altezza a cui lo portavi sulla schiena.
Quando nonostante le spalle previste fossero due
era d’obbligo usarne solo una.
Altrimenti eri uno sfigato.
E come tutte le cose ritornano,
più leggeri e in mille fantasie.
E io con loro, torno bambina.
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