giovedì 10 ottobre 2013

Bill Cunningham



Bill Cunningham è una di quelle persone che, anche se non conosci, vorresti incontrare per strada e abbracciare forte. Perché avresti la certezza che quel magro, timido abbraccio sarebbe sincero e che quell'appellativo, "kid", dato indistintamente a Anna Wintour o alla principessa europea, racchiuderebbe tenerezza, comprensione e rispetto. 
Bill Cunningham, nato nel 1929, è uno dei più grandi fotografi esistenti, uno dei maggiori contribuenti nell'industria del fashion e, senza dubbio, l'inventore della fotografia di strada, prima di Scott Schuman, prima delle fashion week e delle orde di aspiranti blogger.


Nato a Boston e trasferitosi in seguito, ha trovato tra le strade di New York la sua vocazione, lavorando per Tribune e Women's Wear Daily, approdando nel 1978 al Times, per non lasciarlo mai più. Con la sua giacca impermeabile da $20 e la sua bicicletta Bill trascorre le giornate per le strade di Manhattan, fotografando tutto ciò che egli ritiene interessante, e che inevitabilmente si rivelerà essere il nuovo trend. Non ama le celebrità, non prova alcuna insana ammirazione nei loro confronti, fotografa indistintamente barboni e top model, ma soprattutto uomini e donne di tutti i giorni, colpito da come le passerelle vengano vissute e reinterpretate nella vita reale. 




Professionale, discreto, a volte inevitabilmente strano, ha fatto della sua professione un ossessione: vive in un microscopico monolocale al Carnegie Hall senza bagno, armadio ne cucina, solo un piccolo letto e tanti, tutti i negativi dalla sua prima fotografia ad oggi. Un personaggio che risulta anacronistico in un mondo abituato a sfarzo e luccichini, e proprio per questo inevitabilmente interessante. La sua rubrica è un appuntamento irrevocabile per il Times, pagine che cura con precisione maniacale, sfiancando gli assistenti che eseguono senza farsi domande, consapevoli dell'esistenza di un filo logico profondo, a loro non sempre comprensibile. Bill non giudica, non prende in giro, osa ma sempre con discrezione. Gli è stato conferito nel 2008 il titolo di Officier de l'ordire des Arts et des Lettres dal ministro della cultura Francese. Nel 2011 il regista Richard Press ha prodotto Bill Cunningham New York, un documentario che racconta la poetica vita di quest'uomo, entrato di diritto nella mia personale lista dei Must.